‘Forza Spalletti, fai grande l’Italia nel nome di Paolo Rossi’

“A Luciano Spalletti, io e i ragazzi di Pablito auguriamo di cogliere alla guida della Nazionale tutti i successi che merita un tecnico del suo grande valore, nel segno dell’orgoglio, della passione, dell’entusiasmo che ha subito incarnato, nello spirito di Paolo Rossi che l’Italia ha amato più di ogni altra cosa”. Federica Cappelletti, la moglie del campione del mondo che, dal giorno della sua scomparsa è diventata la testimone di un amore infinito, non poteva scegliere una data migliore. La coincidenza fra il debutto di Luciano Spalletti quale ct della Nazionale e la seconda edizione del Memorial Paolo Rossi è decisamente significativa.  E ancora di più, nel giorno di Macedonia del NordItalia, sarà a partecipazione di Arrigo Sacchi alla premiazione del torneo giovanile in programma sabato 9 settembre a Bucine, il centro del Valdarno dove Paolo aveva scelto per vivere i suoi anni maturi, dove vive ancora la sua famiglia e dove si trova lo stadio intitolato a Pablito. L’altro luogo interessato dall’evento è Montevarchi. Con Bucine e Aquila Montevarchi, in lizza ci sono le squadre nelle quali ha giocato Paolo da bambino a ragazzo a campione del mondo: Coiano Santa Lucia Prato Social Club, San Michele Cattolica Virtus, Juve, Como, Vicenza, Perugia, Milan, Verona. Dal prossimo anno il torneo diventerà internazionale, coinvolgendo big estere e comprenderà anche la sezione femminile: noblesse oblige, essendo Federica Cappelletti la presidente del calcio donne italiano. Il Memorial si disputa  nell’ottica dei valori che Paolo ha sempre incarnato. Anche la scelta di rimanere in Valdarno non è casuale. Un nome come quello dell’Eroe Mundial avrebbe potuto spostare l’attenzione altrove, ma l’obiettivo, anno dopo anno, è la crescita della manifestazione nel territorio che Paolo aveva scelto come residenza definitiva. Il motore del  Memorial è l’Accademia Italia Paolo Rossi, con i patrocini dei due Comuni toscani, Bucine e Montevarchi, Provincia di Arezzo, Regione Toscana,  Coni,  Figc e Fifa. Duecento i ragazzi in campo. Annota Federica: “Tutti, qui in Valdarno, giocano nel segno del fair play, dell’inclusione e del rispetto, valori che Paolo ha sempre portato avanti. Guardando il presente, siamo orgogliosi di aver realizzato in soli due anni una manifestazione così bella. Una bellezza che coinvolge tanti aspetti, a partire dal valore di questo territorio che Paolo amava così tanto da sceglierlo come casa e rifugio, lontano dalle luci della ribalta. Ma non solo. La parola che mi sento di condividere con tutti i partecipanti è entusiasmo. Lo provo sempre quando parlo di Paolo. Lo trovo nell’adesione immediata delle squadre partecipanti, nella gente che si prodiga nell’aiutarci a realizzare questo torneo. Lo trovo nelle persone che incontro per strada e che mi chiedono notizie sul Memorial. E questo entusiasmo prescinde dall’aspetto tecnico e dalla competizione. È una luce che si propaga da Paolo. Chi lo ha conosciuto non può dimenticare il suo sorriso, i modi affabili, la semplicità e il suo modo di essere. Chi non lo ha conosciuto ha comunque il ricordo del campione, il bomber del mondiale dell’82, con la faccia da bravo ragazzo e gli occhi che sorridono. E questo entusiasmo è il modo migliore di ricordare Paolo e di portare avanti i suoi valori. Nei giorni della Nuova Italia di Spalletti non potevamo ritrovarci in un modo più significativo e importante”. Legati da quell’invisibile filo che unisce Paolo Rossi agli Azzurri e al loro ct.

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